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53-dall'altra parte del paesino di pescatori
43-paesino pescatori
46-raccolto dell'orto
42-paesino pescatori
35-gita al castello
29-oltre l'orto
30-le ragazze che se la spassano!!!!!
09-casa-camomilla
07-verso la casa
21-cavalli-benessere
21-dalla stalla
23-in orto
24-raccolto
27-trattore-taglio erba
01-pascolo
10-casa-finestra
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Aberdeen 2007

...DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE ANCORA NON SANNO SE METTERE SU FAMIGLIA O PERDERSI NEL MONDO...

Testi e Fotografie: Alvise Bragadin

Comprendre  tout  il  signifie  pardonner  tout…
(Capire  tutto  significa  perdonare  tutto…)
anonimo  francese

All’inizio fu una disperazione senza conforto, un sentirmi morire senza trovare la fine, una corsa con tutte le forze contro un ostacolo: avere un pretesto per curarmi, ascoltarmi, decidermi…Poi fu una promessa...

Era il 2007 quando decisi di organizzare per il mese di agosto una vacanza lavoro presso una delle tante fattorie biologiche sparse per il mondo, censite, catalogate per Stato e consultabili sul sito internet www.wwoof.org: in cambio di vitto e alloggio avrei contribuito alla vita della fattoria di tutti i giorni.

La mia scelta cadde su una dall’aspetto anonimo (come del resto lo ero io): piccola, isolata, nel cuore della brughiera della contea dell’Aberdeenshire e cioè nell’estremo nord della Scozia, nelle Highlands!

Insomma, due aerei e quasi due ore di macchina di distanza da casa mia: dalle mie certezze.

Arrivato in fattoria, non con poche difficoltà, fui subito stregato dai paesaggi meravigliosi e dalla diversità di colori… Colori distinti che mi davano un senso di sicurezza, lo stesso che avevo da bambino quando disegnavo i paesaggi con quattro pastelli: il verde dei campi lasciati a pascolo; l’azzurro del cielo quando è sgombro dalle nuvole cariche di pioggia del Mar del Nord; il giallo dei campi coltivati a malto; il marrone del campo dove per due settimane ho raccolto patate.

Tra una pianta e l’altra mi alzavo dalla posizione mondina e mi guardavo intorno, asciugandomi la fronte sui polsini spessi del maglione di lana: alla mia destra le mucche nere, Angus, simili a macchine parcheggiate in doppia fila che ruminavano indisturbate; il bosco fitto di alberi alla mia sinistra e davanti a me un campo verdissimo…tutto avvolto da un silenzio povero come il pasto del contadino, ma genuino e ricco di sapori.

Solo il vento parlava la mia lingua…

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